lunedì 27 giugno 2011

La legna e il fiume


E' diventato parte del fiume
il vecchio tronco sbiancato dal sole
 dalla pioggia
dalle piene
Il suo albore si confonde 
e si disperde 
quasi sciolto nell'acqua che va via

( Fiume Trebbia )

6 commenti:

  1. Scatto e parole bellissime. Sono contenta d'avere conosciuto il tuo blog perchè regala belle emozioni.
    Buona serata
    Bruna

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  2. Bruna, mi fa immensamente piacere che tu trovi emozionante venirmi a trovare!!

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  3. mi piace, ma avrei scritto...il legno. Ciao.

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  4. .....hai ragione, Antonio...è uno!

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  5. non è quello, la legna mi sà di pile accatastate pronte per stufe e camini...il legno è nobile, forte, vivo...

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  6. Antonio...mi piacciono le cataste di legna incredibilmente ordinata che si vedono nei sottoscala di montagna e di campagna, anche il loro profumo che a volte è di resina, mi piace...e mi piace da matti stare seduta a guardare la legna che brucia nel camino tra il rosso delle braci e gli scoppiettii o l'azzurrino del fumo...questo non ha certamente a che fare con la nobiltà del legno in senso assoluto e con quanto sia meraviglioso un manufatto in legno, qualunque esso sia..un bastone da montagna per cercare i funghi intagliato in un ramo.....un tavolo col piano spesso 15 cm... il manico di una roncola con incise le iniziali del proprietario, una mensola da mettere sopra il camino o una libreria da toccare, da carezzare per quanto è bella...il legno è veramente tutto ciò che dici, ma la legna che brucia è calore, è intimità, è cenere che torna alla terra e la rende fertile....

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