sabato 7 gennaio 2012

Ho trovato un posto che mi piace, si chiama Mondo




Una strada, una fetta di sole. Intravvedo una porta.
La neve è sporca, caduta da tempo. Avanzo con la paura di scivolare: il ghiaccio lucente!
La porta è un occhio malamente scavato nel volto del muro, l'orbita fatta di pietra invece che d'osso.
Di bello ha solo la luce, come è bella la luce in uno sguardo.
I segni del tempo: nè antica, nè d'oggi, nè bella, nè brutta.
Solo, piena di sole.
Sopra, la finestra racconta una storia di crepe e abbandono al lampione buio e appannato.
Più avanti, più su, in un altro angolo, un'altra finestra guarda verso il fragile cuscino di neve poggiato su una lampada cui dona i suoi segreti e il suo calore.

A sinistra, il minuscolo borgo di Elévaz: una stradina e un pugno di case......... a destra,  la luce di un grumo di baite chiamato Lavachey.........ed anche questo è Mondo!


                              

                                  Magie della Valle d'Aosta


                             

10 commenti:

  1. Ciao Lalla, che stupende foto.....
    sono il genere di foto che io amo,sei stata molto brava a coglierne la rappresentazione fisica,ben fatte,nitide,e significative...mi piacciono oltre misura,brava.
    Buona serata e buona continuazione.

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  2. Grazie Gaetano! E' anche il genere di foto che io vado a cercare .... buona continuazione anche a te!

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  3. Come poesia hai commentato le tue magnifiche foto!!
    Un abbraccio
    Cri

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  4. molto belle quella in verticale ha una marcia in più

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  5. Belle foto e bel blog complimenti !!

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  6. Denny, molte grazie per aver apprezzato il mio lavoro!!

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  7. Mamma mia quella del vicoletto così sarebbe proprio un gran bel segnalibro lo sai?! :D

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  8. Davide, ti ringrazio per aver apprezzato questa foto, nata in questo formato per necessità: la natura stessa del borgo di Elévaz!

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