mercoledì 28 giugno 2017

Dedicata







"E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte 
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte 
Io conosco poeti 
Che spostano i fiumi con il pensiero 
E naviganti infiniti 
Che sanno parlare con il cielo
Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi .
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento
Sogna, ragazzo sogna 
Quando sale il vento 
Nelle vie del cuore 
Quando un uomo vive per le sue parole
Non lasciarlo solo contro questo mondo 
Non lasciarlo andare, sogna fino in fondo 
Fallo pure tu
Sogna, ragazzo sogna 
Quando cade il vento ma non è finita 
Sogna, ragazzo sogna
Non cambiare un verso della tua canzone 
Non lasciare un treno fermo alla stazione 
Non fermarti tu
Lasciali dire che al mondo 
Quelli come te perderanno sempre 
Perchè hai già vinto, lo giuro
E la vita è così forte
Che attraversa i muri per farsi vedere 
La vita è così vera 
Che sembra impossibile doverla lasciare 
La vita è così grande 
Che quando sarai sul punto di morire 
Pianterai un ulivo
Convinto ancora di vederlo fiorire
Passeranno i giorni 
Passerrà l'amore
Passeran le notti 
Finirà il dolore
Sarai sempre tu
Sogna, ragazzo sogna 
Nella mia memoria
Dentro questa storia
Sogna, ragazzo, sogna
Ti ho lasciato un foglio 
Sulla scrivania
Manca solo un verso 
A quella poesia
Puoi finirla tu!"


( Roberto Vecchioni - Venezia, canale a Cannaregio )

5 commenti:

  1. Deliziosa dedica, Vecchioni, il professore che ho sempe amato. E Venezia...

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  2. Complimenti per la foto Lalla
    Un abbraccio
    Maurizio

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  3. La foto è sublime e hai saputo abbinare parole riflessive

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  4. Ringrazio tutti gli amici che hanno apprezzato le parole del Professore alle "parole" che ci comunica Venezia!

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