mercoledì 5 ottobre 2011

Acqua perduta



Nel sogno, mentre saliva in auto, sapeva. Lui era sempre il solito...sempre uguale - anche se lo si avvertiva solo attraverso la memoria di sentori vaghi d'un momento lontano -  e i suoi occhi erano angoli d'acqua sotto il sole:  lucevano concedendo azzurro all'azzurro e,  acquistando guizzi più chiari, diventavano acqua perduta.   “Allora, dove vuoi andare?” - chiese - e lei non esitò che un attimo: “Portami a vedere dove sei nato" sussurrò.  Lui sorrise guardando avanti la strada che lei sentì scorrere, scorrere come un torrente, rotolare verso un buio gorgo. Finire.

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