Ero in un altro posto
Un altro mare avevo in testa, che mi ha portato qui.
Giunge un vago odore di salsedine, mai come quello
dopo una mareggiata di luglio.
Sento i ricordi bussare col vento di mare.
Ti ho percepito sfondare la mia fragile porta
e, per sentirti meglio accanto a me,
ho scelto di sedermi qui, davanti a questa specie di indaco diffuso
preso dall'arcobaleno e messo in gondola
per cullare quel che mi è piovuto addosso e ancora piove.
Acqua sull'acqua
Venezia piovosa - da San Marco, le gondole e il mare controluce
Splendida…cosa dire di più?
RispondiEliminaCinzia
Collimo con Cinzia. Belle parole e bella immagine.
Eliminapodi-.
Meraviglioso scatto, pensiero meditativo.
RispondiEliminacome sempre splendidi versi, e foto perfetta!
RispondiEliminaCinzia, Venezia è una buona isoprazione! Grazie della visita!
RispondiEliminaGrazie podi ed un abbraccio!
RispondiEliminaSimo, in effetti .....
RispondiEliminaAnche a me piace questa foto ... appunto col cielo indaco e la tipica Venezia d'autunno, un po' opprimente ma assolutamente vera!! Ciao Manuela e grazie!
RispondiEliminal'aria impregnata di salsedine ti rinvigorisce...che la mareggiata ti porti il salmastro in terra padana. Sempre.
RispondiEliminaLo fa, Antonio ... sempre!!!
RispondiEliminaA dir poco sensazionale la tua foto ... mi piace tantissimo!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Cristiana
Cristiana, Venezia qualche volta è sorprendente...dalla nebbia può nascere un'idea, un'ispirazione....
RispondiEliminaAbbraccio ricambiatissimo!!
Ciao Lalla, Venezia è sempre Venezia, bello il taglio delle barche
RispondiEliminaE' vero, Alberto ... la città d'acqua sorprende sempre!
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