mercoledì 10 luglio 2024

IL RELITTO


 Relitto della nave Dimitrios P.    Isola di Creta - isolotto Gramvousa - Anno 2010, ripresa dal mare




Relitto della nave Dimitrios P.  -  anno 2018, ripresa da terra

Un relitto arrugginito, racconta la sua storia

" ... Il 30 dicembre 1967  lasciai, allora fulgida nave, il porto di Calcide, nella Grecia centrale, con un carico di 440 tonnellate di cemento, per dirigermi verso l'Africa del Nord.  A causa di condizioni meteo avverse, dovetti attraccare nella baia di Diakofti, a Cerigo. Il 6 gennaio 1968 ripartii per la destinazione, ma ancora una volta incontrai maltempo e fui costretta a cambiare rotta dirigendomi verso la costa nord-occidentale di Creta. Mentre la tempesta continuava a imperversare, fui costretta ad attraccare con entrambe le ancore sul lato meridionale di Imeri Gramvousa, a 200 metri dalla costa.  Alle 13.15 dell'8 gennaio 1968, col peggiorare delle condizioni meteo, la catena dell'ancora destra si tranciò. Il mio capitano cercò di tenermi dritta con l'aiuto dei guizzi del motore, ma non ci riuscì e il mio corpo s’incagliò sul lato sinistro, mentre la sala macchine si allagava. Poi, il capitano ordinò al suo equipaggio di abbandonarmi e tutti sbarcarono sani e salvi a Imeri Gramvousa, dove rimasero fino al 10 gennaio a causa del continuo maltempo. 
Alla fine, il cacciatorpediniere della Marina greca "Ierax", accolse a bordo i membri dell'equipaggio e li trasferì sani e salvi a Suda. Ma io rimasi lì, il mio corpo restò in balia di una dolorosa fine, di un affondamento progressivo che negli anni mi ha condotta al sonno eterno nelle sabbie di Gramvousa. Di me resta visibile un bel pezzo di ferro: la mia gloriosa faccia, con un occhio ancora vigile seppure appannato dal tempo ... 




" ...  ma qualcosa di me resta sulla terra, dissepolto, accucciato sugli scogli: quale forza ha il mare! Cancella, trasporta, arrugginisce, salva, ricorda !"

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